Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano/Iscrizioni antiche
1832
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Edission original: |
Bartolommeo Gamba, Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano, compilata ed illustrata da Bartolommeo Gamba, giuntevi alcune odi di Orazio tradotte da Pietro Bussolin, Venezia, dalla tipografia di Alvisopoli, 1832 |
Fonte: |
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Non poche sono le Iscrizioni tanto sepolcrali che d'altra spezie, che ne' secoli XIII a XV si scolpirono e si esposero alla pubblica vista in Venezia, dettate in rozzo italiano, o nel Dialetto nazionale. Dodici qui ne riporto che si trovano illustrate in varie opere pubblicate dai chiarissimi can. Gio. Antonio Moschini, ab. Pietro Bettio Bibliotecario della Marciana, e da Emmanuele Cicogna nella elaboratissima sua Opera delle Iscrizioni Veneziane. Sono tutte oggidì esistenti, eccettuate le III, VIII, e XI.
E VEGA QVELO CHE LI PO INCHONTRAR
Leggesi scolpita in marmo con caratteri gotici nella base della facciata della Basilica di S. Marco presso alla porta del Palazzo Ducale, così detta della Carta. Il marmo ha lateralmente scolpiti due Putti che sostengono la iscrizione. Il Meschinello nella sua Descrizione della Basilica di S. Marco, che la riporta e la dice scolpita nel duodecimo secolo, in luogo di EVEGA legge ELEGA, ma con errore. Il senso richiede E vegga ciò che gli può accadere, come bene osservò il ch. Cicogna, essendo questo un proverbio antico equivalente al più usuale: Prima di fare e dire pensa a quel che può seguire. Può questa Iscrizione contendere il primato alla celebre del Duomo di Ferrara dell'anno 1135.
FRANCA PER LV E PER I SO HEREDI
È questa la più antica iscrizione sepolcrale in veneziano, in cui si vegga scolpito l'anno. Leggesi nel pavimento della Chiesa di s. Stefano di Murano, e venne riportata dal Moschini (Guida di Murano; Ven. 1808, in 8, c. 47.)
E MO (ora) PER LO SO INIQVO TRADIMENTO
SE (si è) POSTO IN COMVN PER ALTRVI SPAVENTO
PER MOSTRAR A TVTI SEMPRE SENO
(cioè sieno, restino queste parole)
Questa lapide, ch'è stata trasportata dal patrizio Angelo Quirini nella sua Villa di Altichiero sul Padovano e che da ultimo fu venduta, ricorda la congiura di Bajamonte Tiepolo scoppiata in Venezia il dì 15 di giugno 1310. Trovasi dottamente illustrata nell'Opera delle Iscrizioni Veneziane del Cicogna (Fasc. 9 Vol. 3. c 28.), dove pure leggesi ricopiata una Supplica nel vernacolo nostro fatta da un Nicola Rosso marcer il dì 11 di maggio 1468. a fine di ottenere dal Consiglio de' x. la conferma di quelle grazie un tempo concesse ad una femmina che quando mis. Baiamonte fo zonto al so balcon, la dita dona butò el morter de su in zoxo per darli su la testa, ec. ec.
I Capitelli ricchi di sculture nel colonnato sottoposto al Palazzo Ducale nella Piazzetta di S. Marco hanno scolpite in caratteri gotici varie iscrizioni allusive alle stesse. In ognuno degli otto lati del primo Capitello una ve n'ha in rozzo italiano, e le surriferite sono le più conservate. Nel decimo Capitello si veggono varie frutta con i nomi SEREXIS ― PIRI ― CHVCVMERIS ― PERSICI ― SVCHE ― MOLONI ― FICI ― HVVA.
Non è punto scolpita in marmo quest'Iscrizione, ma leggesi scritta sotto ad un'antica pittura che quantunque ormai assai patita e tarlata, tuttavia si conserva nella chiesa parrocchiale di s. Donato di Murano; pittura osservabile, vedendovisi rappresentati due personaggi genuflessi dinanzi il santo vescovo Donato, i quali erano un podestà Memmo e sua consorte, ne' loro abiti di costume. (V. Moschini, Guida di Murano, l. c. c. 106).
VRBAN · VESCOVO SERVO DE LI SERVI DE DIO · A TVTTI LI FEDELI DE CRISTO CH'ELLE PREXENTE LETERE VEDERA, SALVDEMO COLA APOSTOLICHA BENEDICION · LO SPLANDOR DE LA PATERNAL GLORIA LO QVAL PER LA SOA INEFFABELE CLARITADE INLVMINA EL MONDO, CVMZOSIACHOSACHE LI PIETOSI VODI DE LI FEDELI SPERANDO DE LA CLEMENTISSIMA MAIESTADE DE QVELLO IN QVELLA FIADA GRANDEMENTE CON BENIGNO OLTVRIO ELLI RECEVERA E PER LA DEVOTA HVMILITADE DE QVELLI PER LI PRIEGI E MERITI DE LI SENTI QVELLI SERA AIDADI · DESIDERANDO ADONQVA CHELLA CHAPELLA METVDA IN LO PALAZZO DE LO SER DOXE DE VENIESIA IN HONOR ET NOME DE SEN NICHOLO IN LA QVAL SICOMO NV AVEMO INTENDVDO DE MESSE ET DE OLTRI DEVINI OFFICII SOLEMNI CONTINVAMENTE SIA CELEBRADI, E CON CONVEGNIVELLE HONORI CONTINVADA E AZOCHE LI FEDELI DE CRISTO PLV VOLENTIERA PER CHASION DE DEVOCION A LO DITO LVOGO VADA IN LO QVAL LVOGO PLV VBERTOSAMENTE · DE CELLESTIAL DON DE GRACIA ELI SE VEGA SATISFATI · DE LA MISERICORDIA DE LO OMNIPOTENTE DIO E DE LI BIADI APOSTOLI · SEN PIERO E SEN POLO · E PER L'AOTORITADE DE QVELI A NV CONCEDVDA · A TVTI VERAMENTE PENTIDI E CONFESSI LI QVAL ANDERA IN LA FESTA DE LA NATIVITADE · E DE LA CIRCONCISION · DE LA EPIPHANIA · DE LA RESVRECION · DEL CORPO DE CRISTO · ECIAMDIO • LE QVATRO PRINCIPAL FESTE DE LA BIADA VERGENE MARIA ET DE LO DITO SEN NICOILO · E LA DITA CHAPELLA VISITERA DEVOTAMENTE · E PER SOSTENTACION DE LI PVOVERI PRISONIERI DETEGNVDI · IN LE GHARCERE DE LO DITO PALAZO · DE LI BENI CHE DIO LI A DADI PIETOXE HELEMVOSENE ELI DARA · VN ANNO · E QVARANTA DI · DE LE INZVNTE PENETENCIE PER ZASCADVNA DE OVESTE FESTE · LI DI LI QVALI LA DITA CHAPELA ELLI VISITERA · ET HELEMVOSENA ELI DARA SICHOME DITO MISERICHORDIEVOLEMENTE MO LASEMO: DADO IN VIGON VII IDI DE MAZO L ANNO PRIMO DE LO NOSTRO PONTIFICHADO : AMEN.
Nella loggia del Palazzo Ducale, tra la Scala d'oro e la Scala de' Censori, incastrata nella muraglia, leggesi quest'Iscrizione scolpita in caratteri gotici, e con simbolo di ceppi pure scolpitivi al di sotto. Un tempo quivi erano le pubbliche prigioni chiamate Toresele innanzi alle quali passando trovavasi l'Oratorio di S. Nicolò, per cui Urbano V., creato Papa l'anno 1362, nel primo anno del suo pontificato concesse i privilegi indicati nella medesima. Venne per la prima volta pubblicato questo bel documento dal ch. ab. Pietro Bettio Bibliotecario della Marciana nelle sue illustrazioni alla Lettera intorno al Palazzo Ducale di Francesco Sansovino ec. Ven. 1829, in 8, c. 42.
MCCCLXXXI · ADI II · DE AVRLIL · QVI E SEPELI MISIER FRA ZOTO DE LI ABATI DI FLORENCIA EL QVAL FO FONDADOR PRIMO E GOVERNADOR DE QVESTO MONESTIER DE L ORDENE DE SANCTO ANTONIO DE VIENA · CVIVS ANIMA REQVIESCAT IN PAXE · PREGA P · EVM · AMEN ·
Leggesi tra le Iscrizioni Veneziane illustrate da Eman. Cicogna (T. 1. c. 185), il quale osserva che quel Fra Zoto, di cui si fa in essa menzione, vi è così scritto in vernacolo in luogo di Fra Giotto, e che fu un frate Giotto degli Abati di nobilissima famiglia fiorentina, la quale è eziandio nota per quel Bocca degli Abati ricordato da Dante nel Capo XXXII dell’Inferno.
MCCCCVIII · DIE VLT · DE ZVGNO FO COMENZADO QVESTE CAXE SOTO MISIER DON ANDREA ABADO DE PONPOXA GASTOLDO SIER ZANE DE CONTERIS. Si vedrà questa Iscrizione a suo tempo illustrata dal sopraccitato sig. Cicogna.
MCCCCXXIII · ADI P · DE · LVIO FO · LEVADA · STA · SCVOLA · IN · SOLER · IN TEMPO · DEL · SERENISIMO · PRINCIPO · MISIER FRANCESCO FOSCARI · SIANDO · GASTOLDO · SIER · BORTOLAMIO · LOTO · AVICARIO · SIER PIERO POLO · SCRIVAN · SIER. LVNARDO TRIVIXAN · E · DE · TVTI · I SVO · CHONPAGNI ·
Anche di questa Iscrizione sono da attendersi le illustazioni del surriferito Em. Cicogna.
SAPI CH IO FVI CHOME TI
E CHE TORNERAI CHOME MI
E TV PREGA PER MI
VOMN E DONN ANCA VV TVS
ARCVRDEV CH'A SON IN ST BVS
E ZA CH' A PASSA' PER D QVI
DSI VN REQVIEM ANC PER MI
DISMAL BEN E N VAL SCVRDA'
CH' AV AL DMAND IN CARITA'.
FERDINANDVS BARVFFALDVS
SACERDOS V. F.
EL CHLARISIMO M · ANTONIO TRON
PROCHOLATOR DE S · MARCHO
LASO QVESTA CHAXA A LA SCHOLA
DE S · MARIA DI MARCHADANTI ESENDO
VARDIAN M · BERNARDO DE MARIN
FO DE M · BORTOLAMIO DEL MDXXIII.
Avremo di questa iscrizione, ch'è un curioso esemplare di goffaggine di scrittura, la illustrazione nell'Opera del sig. Cicogna.