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Scherzo per Nozze

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Qualità del testo: sto testo el xe conpleto, ma el gà ancora da vegner rileto.
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Scherzo per Nozze



Mia nona Vittoria
     De bona memoria
     La gera una dona
     Tagiada alla bona,
     Ma piena de spirito
     Un libro stampà....
     Curioso sto anedoto
     M'ha un zorno contà.

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De Psiche invaghido
     L'orbetto Cupido
     De farghene acquisto,
     La forma l'ha visto,
     Volendo che Zefiro
     So primo corrier,
     Del ladro da femene
     Facesse el mestier.

Chi fosse sta bella
     Divina putella
     In largo me butto
     Se vogio dir tutto:
     Scolteme, se vedarla
     Sposina volè,
     Vu al specchio mettendove
     Sta putta trovė.

In siti beati
     Tra un spasso da mati,
     Da Zefiro stada
     Xe Psiche logada:
     De dì no mostrandose,
     Amor, co grazietta
     De notte sta vergine
     Lu ha fatto donetta.

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In ogni occorrenza
     Servìa de presenza
     În mezzo aí diletti
     Più veri, e perfetti,
     Chi stuffa mai credarla
     Podea de quel ben?....
     Sentì quella fregola
     Che drio mo ghe vien.

Amor diligente
     Facea solamente
     De notte ritorno
     Al caro soggiorno,
     E sempre invisibile
     Per ella restà,
     A Psiche sto metodo
     L'avea precettà.

La smania più fiera
     De vedar chi el giera,
     Crescendoghe in petto
     La porta al dispetto,
     E par d'impossibile
     Nogioso che vien,
     Sposina capimosse
     Qualunque entretien.

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No ghe più dolcezze
     No val più carezze,
     Bizzari pensieri
     La fa a centeneri,
     E ghe chi la stimola
     A credar ancora,
     Che un mostro terribile
     Sia quel ch'ella adora.

Diseghe a una tosa
     Sta cossa gustosa
     Se in aria alla presta
     Volè la so testa;.
     Diseghe ch'el diavolo
     La gà per mario,
     Allora credemelo
     Xe tutto finio.

Co tanta amarezza
     In tanta incertezza,
     La studia la forma,
     La spetta ch'el dorma,
     La vol senza remora
     Conossar chi l'è.......
     Riflessi xe inutili......
     Sta smania ghe xe.

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Za tolta a pianetto
     Dal sposo, e dal letto,
     Col lume, e una spada
     In man preparada,
     Tremando de vedarse
     Un mostro marido,
     Oh dio quanto giubilo!
     La vede Cupido.

La basa esultante
     Quel tenaro amante,
     Za in cuor signoreggia,
     Amor, maraveggia,
     E mentre che prodiga
     La xe de carezze,
     Un deo la và a ponzarse
     Sta fia nelle frezze.

Allora nel petto
     Più cresce l'affetto,
     Là triplica i vivi
     Basetti espressivi,
     Ma oh dio della fiaccola
     Cascando el stupin,
     Un fianco se brustola
     Cupido meschin.

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Svegià sul momento
     Da sto complimento,
     Vedendo in effetto,
     Tradido el precetto,
     De Psiche lagnandose,
     Sto sposo infurià,
     No val più le lagreme
     Nol resta più là.

E za inutilmente
     Sta sposa dolente
     Mettendose a lutto
     Lo cerca per tutto.....
     Amor spesso facile
     Xe in odio cambià,
     Per cosse anca piccole
     Co l'è disgustà;

Da stella maligna
     Condotta a Ciprigna,
     Per causa lontana
     So fiera tirana,
     Fingendo d'assisterla
     L'ha fatto desìo
     E senza el ricupero
     Del perso mario.

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Finchè raddolcido
     Nei sdegni Cupido,
     Ga piasso da morte
     Salvar la consorte,
     Che stanca, e za prossima
     All'onda Letal,
     Co un giozzo de netare
     Lu ha fatto immortal.

De tutta sta istoria
     Mia nona Vittoria,
     Ma messo ella al fato
     Infin da tosato,
     Ma mi troppo zovene
     No avea da capir,
     Che cossa l'anedoto
     Volesse po dir.

Più volte disendo
     Sto caso stupendo,
     A quelli mi andava,
     Coi quali studiava,
     A putti de spirito
     Piuttosto meschin,
     Coi quali sbregavimo
     Un dì el calepin.

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A questo, e a quell'altro,
     O cuco, più scaltro,
     Col dirla frequente
     Per poco, o per gnente,
     Alfin fra sti zoveni
     Trovà go quel tal,
     Che ga de proposito
     Zontà la moral.

Sto fio de bon senso
     Filosofo immenso,
     In picciolo trato
     Capir lu m'ha fato,
     Ch'el troppo saverghene
     Felici no fa,
     Ch'el caso benissimo
     Più volte s'ha dà;

Che tolto ogni velo
     Amor no è più quelo,
     E cambia in tormento
     Qualunque contento,
     Se mai Dio ne liberi,
     Bandia l'illusion,
     Se vol d'ogni effetto
     Studiar la rason.

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In tutto el complesso
     M'ha piasso el riflesso
     Formà veramente
     Dal putto sapiente,
     E al caso po in seguito
     M'ho spesso catà,
     E vere verissime
     Ste cosse ho trovà.

Per chi vol star quieti
     Xe questi i preceti:
     No i xe per do sposi
     Ardenti, e amorosi,
     Ma el tempo che facile
     Sa tutto cambiar,
     Li pol utilissimi
     Ai casi adatar.

E allora, oh che gloria
     Mia nona Vittoria,
     Se in pratica messi
     Vien mai sti riflessi!
     Li calcolo inutili,
     Ma el ponto s'el vien
     De Psiche all'istorico
     Penseghe su ben.

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