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Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 1.djvu/50

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Finchè raddolcido
     Nei sdegni Cupido,
     Ga piasso da morte
     Salvar la consorte,
     Che stanca, e za prossima
     All'onda Letal,
     Co un giozzo de netare
     Lu ha fatto immortal.

De tutta sta istoria
     Mia nona Vittoria,
     Ma messo ella al fato
     Infin da tosato,
     Ma mi troppo zovene
     No avea da capir,
     Che cossa l'anedoto
     Volesse po dir.

Più volte disendo
     Sto caso stupendo,
     A quelli mi andava,
     Coi quali studiava,
     A putti de spirito
     Piuttosto meschin,
     Coi quali sbregavimo
     Un dì el calepin.