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Quello, che vedo, odoro, gusto, e sento

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Qualità del testo: sto testo el xe conpleto, ma el gà ancora da vegner rileto.
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ALL'AUTORE TUTTO PAR MONA.


SONETTO


Quello, che vedo, odoro, gusto, e sento,
    Tutto Mona me par; se vardo 'l Cielo,
    E che contemplo quel, che ghè de belo,
    4Me deventa una Mona el Firmamento.

Se terra tocco, o l'acqua, o 'l fuogo o 'l vento,
    Me par toccar la Mona col so pelo,
    E se a sti corpi pensa el mio cervelo
    8Se me trasforma in Mona ogni elemento;

Se naso un'erba, un fior, un legno, un frutto,
    E quanto sà produr la terra, e 'l mar,
    11Sento l'odor de Mona da per tutto.

In somma, se mi voggio specular,
    Quanto in Natura ghè de bello, e brutto,
    Se me converte in Mona anca 'l pensar;
                        15No sò dove scampar,

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E se sconder me voggio in qualche buso,
    Alla Mona ghe dago drento 'lerrata corrige originale muso;
                        18Se metto la man suso

Ancora sulla robba, che se magna,
    Fin se me cangia in Mona el pan de Spagna;
                        21Ma 'l mio cuor no se lagna,

Come fava quel Rè, che nol magnava,
    Perchè tutta la robba, che 'l toccava
                        24D'oro ghe deventava,

A mi la robba assae più me contenta
    Giusto, perchè una Mona la deventa,
                        27A mi de più la tenta,

E la m'eccita tanto l'appetito,
    Che la fà, che me piasa più 'l soffrito,
                        30La me move un prorito,

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Che mi magno la cosa anche più abjetta,
    Co la gà della Mona la salsetta.
                        33Oh Mona benedetta!

El nettare dei Dei no vale un Cazzo
    Al bon gusto, che gà el to bruazzo;
                        36Ti è meggio del melazzo;

Altro, che san parel, e la melissa,
    Xe una Mona, co in bocca la ve pissa!
                        39In tel stomego fissa

Mi gò tanto la Mona, e in te la testa,
    Ch'altro, che Mona al Mondo no me resta;
                        42E, se mando alla presta

El mio pensier in qualche idea astrata,
    M'apparisce una Mona tanto fata.
                        45Cara Mona beata,

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Oggetto delle mie consolazion,
    Cosa ti me dà gusto anca in vision!
                        48Go più soddisfazion,

Perchè i gusti se puol far colla mente
    Più belli assae de quel, ch'i xe realmente.
                        51In ti continnuamente

Scovro cose mirabili a tal segno,
    Che de parlarne l'Omo no xe degno.
                        54Oh del Mondo sostegno!

Oh centro dei piacer, e dei contenti!
    Oh sollievo dei miseri viventi!
                        57Bona per tutti i venti.

Oh Porta celestial! Oh vaso eletto!
    59Oh solo unico ben senza diffetto!

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