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La guerra de' Nicolotti e Castellani dell'anno 1521/Prefazione

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PREFAZIONE
de Bartolommeo Gamba, da l'edizion del 1817
seconda metà del '500 (publicà nel 1603)

 Edission original:   

Poeti antichi del dialetto veneziano, Volume I: Poesie di diversi autori antichi, a cura de Bartolommeo Gamba, Venezia, al negozio di libri all'Apollo, dalla Tipografia di Alvisopoli, 1817

 Fonte:

Indice:Poeti antichi del dialetto veneziano 1.djvu

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PREFAZIONE


Monumento curioso di storia nazionale è un Componimento cui al vivo, con leggiadrìa, e di quando in quando colle voci medesime di attori che vivevano da trecent'anni addietro, si trovi descritto un trattenimento popolare celebratissimo. Per tale si riconoscerà quello che ora si pubblica, e in cui si descrive una guerra tra due celebri fazioni della citta di Venezia, i Castellani e i Nicolotti, seguita nel giorno di s. Simeone dell'anno 1521. La stizza e la gelosia de' partiti, gli accidenti del giuoco, il calor delle pugne, la bella imparzialità del cantore, tutto piace e rallegra; e se si eccettui una qualche voce oggidì uscita fuori di uso, ma di cui è facile indovinare il significato, il vernacolo usato riesce pienamente intelligibile a fronte della sua antichità. Noi abbiamo avuto per esemplare di quest'edizione un'assai rara e poco nota stampa fatta in Venezia, per Giacomo Vincenti, 1603 in 12.mo per opera di un meschino uomo, il quale si è nascosto [p. 18 modifica]sotto il nome di Comogolo di Stentai Mazorbian. Costui nella dedicatoria scrive di aver potuto carpire dalla bottega di un pizzicaruolo l'originale, ch'egli ha reso pubblico nella sua Lengua antiga Venetiana dopo di averlo fatto esaminare da uomini giudiziosi et eccellenti che lo hanno innalzato tutti a trombe e a piffari, e celebrato più che no sè fa el Morgante Maggiore, el Petrarca, e Olimpio da Sassoferrato ec. Senza bisogno delle ampollosità di questo secentista noi ci limitiamo a credere che verrà fatta buona accoglienza al Poemetto, tanto più che dopo non poca fatica speriamo di averlo restituito ad una buona e chiara lezione. Le prodezze de' Nicolotti e de' Castellani in Venezia non sono argomento a' nazionali indifferente neppure oggidì, di maniera che senza le saggie previdenze di un illuminato Governo, con giuochi diversi da quelli delle pugna e dello stocco, ma non meno azzardosi, si vedrebbe anche sott'a' nostri occhi di buon volere rinnovata per opera de' prenipoti la giornata di s. Simeone dell'anno 1521.

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