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Il dialetto e la lingua/Madona del popolo

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Qualità del testo: sto testo el xe conpleto, ma el gà ancora da vegner rileto.

 Edission original:   

Il dialetto e la lingua, Antologia vernacola, a cura de Vittorio Fontana, Verona, M. Bettinelli, 1924

 Fonte:

Indice:Il dialetto e la lingua - Antologia vernacola.djvu

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MADONA DEL POPOLO 1


     Elo vera?! ― Te torni a la to casa,
in Piassa 2, che da tanto la te speta?
O Madona, parméti che te basa,
che sul me cor te tegna un poco streta.

     Regal più belo mi son persuasa
no i podeva donarme, o benedeta!
Anco qua no gh’è pierà che la tasa;
no gh’è anima qua che staga chieta.

     Par tute, te dirò ch’el to ritorno
l’è come quando che se s-ciara el çiel
o piove el sol par anunsiarne el giorno.

     E ride la me aqua ancò, Madona;
e tute le me rose al capitel 3,
guarda, le vien par far a ti corona 4.

È egli Vero?! ― Tu ritorni alla casa tua, in Piazza, che da tanto (tempo) ti aspetta? ― O Madonna, permetti ch’io ti baci, che un poco ti tenga stretta sul mio cuore.

Io sono persuasa che non potevano farti regalo più bello, o benedetta! Oggi qua non c’è pietra che taccia, non c’è anima qua che stìa quieta.

Ti dirò, per tutte, che il tuo ritorno è (tale) come quando il cielo si rischiara o piove (la luce del) sole per annunciarci il giorno.

Ed oggi ride, o Madonna, l’acqua mia, e tutte le mie rose al Capitello, guarda, vengono per fare a te corona.

(v. f.)



Note
  1. La così detta Madonna del popolo (statua in marmo dello scultore Girolamo Campagna) la quale fin dal 1888 era stata trasportata dalla attuale Camera di Commercio alla facciata della casa dei Canonici al Duomo, tornava il 24 maggio 1924 al suo primitivo posto con gran festa del popolo veronese.
  2. Piazza delta, quasi per antonomasia, la Piazza Erbe. Riguardo la Domus mercatorum (casa dei mercanti) si crede costruita da un certo maestro Iacobo architetto al servizio del Comune e di Alberto della Scala (1293-1301). Lo scultore e architetto Girolamo Campagna, autore della statua della Madonna, studiò l'arte sotto Cattaneo Danese, che fu discepolo del Sansovino.
  3. Nel mezzo della Piazza, quasi dirimpetto alla Camera di commercio, sorge un baldacchino di marmo, sostenuto da quattro pilastri, che a torto tutti chiamano la Berlina, ma esso è in realtà il Capitello qui ricordato.
  4. Si immagina che parli la fontana di mezzo, e con essa e per essa le popolane che si rallegrano del ritorno della loro Madonna.
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