Un giorno el sente che tuti du j era lì in te la camera vicina, e el ghe dimanda:
— Ti, cossa fé-tu?
— Gnente, pare.
— E ti (dise el pare all’altro) cossa fe-tu?
— Ajuto me fradel.
— Che fai tu là? diceva
Dal suo studio Don Clemente,
E il servo rispondeva:
— Mio signor, io qui non faccio niente.
— E tuo fratello è lì?
— Signor, è qui presente.
— E che fa? — Egli sta qui
Per ajuto al mio far niente.
Questa novelletta del Pananti troppo somiglia a quella nostra dialettale per non trovarla quasi come perfetta versione poetica.