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Nato il 21 maggio 1856, morto il 29 settembre 1896.

Quando, nel 1891, il Circolo Artistico si fece iniziatore di un concorso di canzonette triestine, ottenne il primo premio quella famosa Gigia, col borineto; musicata dal maestro Ernesto Luzzatto, del cui testo era autore appunto Felice di Giuseppe Venezian, il quale si era presentato col trasparente pseudonimo «Un Venezian triestin».

Il Venezian scrisse poi altre canzonette ancora; quasi sempre dall'intonazione patriottica; spesso velando l'allusione con garbato spirito simbolico, come nelle poesie El matrimonio disgraziàL'arivo del vaporL'otimista, ed in altre ancora.

Per soverchia modestia, non raccolse mai le sue poesie in un volume. Quando morì, vi provvide però il pietoso pensiero dei suoi famigliari, i quali diedero alla luce, in edizione ristretta, un piccolo fascicolo: In Memoriam, contenente i versi inediti di Felice di Giuseppe Venezian, parte in lingua, parte in vernacolo (Stab. Art. Tip. G. Caprin. ― Trieste 1897), e li distribuirono agli amici.

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