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Pagina:Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano.djvu/78

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Il Caprìccio, Favola boschereccia di Giacomo Guidozzo da Castel Franco, nuovamente data in luce da Lodovico Riccato da Castel Franco. Venezia, Giacomo Vincenti, 1610, in 8.vo; e ivi, Alessandro Vincenti, 1621. In 8.vo.

”È in verso, e fra gl'Interlocutori ha un Burattino che parla il bergamasco, il Graziano che parla bolognese, il Tedesco che parla mezzo italiano, e 'l Magnifico che parla il veneziano” (Quadrio)

Il Scacciasonno di Camillo Scaligeri; Bologna, Magnani, 1623. In 8.vo.

Sta in questo libro una Commedia in cui sono introdotti, oltre al veneziano, varj altri Dialetti. Anche nell'Opera di quest'autore: I Trastulii delia villa distinti in sette giornate ec. Bologna, Mascheroni, 1627, in 8., ristampata l'anno stesso in Venezia, Giuliani, 1627, in 8, sono alcune Novelle nelle quali stanno i dialetti bolognese, bergamasco, veneziano, ed il parlare figurato della sbirraglia. Intorno a questo parlar figurato conosco il seguente libro: Modo novo da intendere la lingua zerga, cioè Parlar furbesco. Di nuovo

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