Pagina:Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano.djvu/216

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conosco altresì, che chi può e sa con tanta facilità trar fuori della propria fantasia nuovi e felici pensieri, difficilmente si adatta a riportare quelli degli altri; molto meno a soffermarsi lungamente sopra tali sempre servili e penose fatiche. Ed alcune Canzoncine ed Epigrammi di questo nostro singolare poeta, oltre al tanto già noto, da me recentemente ascoltati, mi hanno fatto conoscere quanto egli sappia raggiugnere le attiche grazie, e quanto in lui possa il prezioso dono della invenzione.

Qualunque siensi pertanto queste mie Traduzioni, io te le raccomando, o Lettore, e spezialmente perdona loro la scarsezza di facilità e leggiadrìa; il che per certo tu dovrai attribuire pur troppo all'età mia avanzata, di cui mi vergognerei accennarti il vero importo. Fammi buono, ti prego, questo tratto di poca mia avvedutezza; e se mai ti venisse talento

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