Pagina:Saggio di canti popolari veronesi.djvu/60

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita e rileta.
— 28 —

— Zento ducati d'oro,1
     ’Na borsa recama. —
— No voi zento ducati,
     Nè borsa recama:
Solo un basin d' amore,
     Con quel sarò pagà. —


92.


— Susana, vati a vesti
     Che al bal te voi menar. —
Quando fu giunta al balo
     Gnissun la fà balar:
Altro ch’el fiol del Conte
     Tri giri el ghe fà far,
Nel far la todeschina
     'Na rosa ghè cascà.
In t'el tor su la rosa
     Un baso el ghà donà.
Gnissun l'aveva vista,
     So padre el ghà badà;
El l'à ciamà par nome,
     — Susana, vegni a cà —
— Cossà volìo, popà,
     M'avì tanto ciamà?. —
— Furbazza, baronzèla
     Te t'è lassà basar. —
— Solo un basin d'amore
     No ’l m'à miga mangiá. —
Quando fu giunta a casa
     Scominzia a s-ciafesar.

  1. Il Zecchino o ducato d'oro fu decretato a Venezia nel 31 Ottobre 1281 sotto il Doge Giovanni Dandolo, ed è moneta principalissima fra le veneziane per la sua finezza, duttilità e colore, e per la identità di intrinseco e di conio che sempre mantenne per oltre cinque secoli. Egli supera in eccelenzaerrata corrige originale il fiorino d'oro cominciatosi a battere in Firenze trentadue anni avanti; ed ebbe tal nome per essere stata la prima moneta d' oro veneta sulla quale comparisse la figura del Doge. Quando poi nel ducato di Girolamo Priuli con Decreto 7 Gennajo 1561 fu creato il ducato d'argento, quello d'oro venne detto sempre Zecchino per evitare la confusione. Il credito del ducato d'oro o Zecchino veneto fu tale e tanto nella Turchia e nel Levante che altri Stati lo falsificaron oerrata corrige originale od imitarono per facilitare li scambj del loro commercio.
Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:Saggio_di_canti_popolari_veronesi.djvu/60&oldid=68428"