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Pagina:Raccolta universale delle opere di Giorgio Baffo 3.djvu/231

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DELL'ABATE FRUGONI.


SONETTO


E chi questo agitò spergiuro letto?
    Perfida! e questo biondo crin scompose?
    Chi quelle note sull'eburneo petto
    4Impresse, e sulle labra insidiose?

Amor, che tutte sai l'arcane cose,
    Mira l'audace, con che fermo aspetto
    Niega le colpe, nè al tuo Nume ascose,
    8Nè a me; che l'ire tue vindici affretto.

Odi le voci a mentir dotte, e preste;
    Eppur del fallo suo languidi, e stanchi
    11Parlan quegli occhj, ond'io fui mal traffitto;

Scopri l'indegna, Amor, mira quei bianchi
    Lini, ove giace, e la notturna veste
    14Tinta, e macchiata ancor del suo delitto.

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