Pagina:Poesie di Francesco Gritti in dialetto veneziano.djvu/27

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preferenza a taluna che l'Autore riputava forse men degna della stampa1. E in vero non tutte sono del medesimo conio, nè le nostre lodi intendono di estendersi a tutte. Ve n'ha di quelle che sono una pretta imitazione di Fedro, o di la Fontaine; alcune che pajon nate in momento di languore; altre cui non arride sempre quel vero che a detta di Boileau:

Il doit regner par tout, et même dans la fable2;


queste declinano dalla loro semplicità per tenere il linguaggio della satira grave ed austera, e quelle riescono alquanto prolisse per voler assumere abbigliamenti non suoi. È però certo, che la moderazione non è sempre compagna della ricchezza, e che in tanta folla d'idee, di cui era signore, non sempre poteva escludere le meno dicevoli all'argomento. Simili difetti tuttavia non s'incontran così, che troppo

  1. Tale l'Invidia pubblicata per le nozze Onesti; El corvo e la volpe, che entra fra le dodici stampate per le nozze Loredan-Grimani; El lovo e l'agnello, che sta fra le sei date in luce dal Portafoglio di Padova nell'anno 1813.
  2. Épitre IX.
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