Pagina:Delli componimenti diversi di Carlo Goldoni 1.djvu/224

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3Graziosa. „ Ecco quì del Signor l'umile ancella;
     „ Sia fatta in me la volontà di Dio.
     „ Dio ti guardi, Maria, Vergine bella,
     „ Piena di grazia; è teco il Signor pio.
     „ Te fra le Donne benedetta appella;
     „ E benedetto il frutto, che ne uscìo;
     „ Santa Madre di Dio, prega il tuo Figlio
     „ Per noi adesso, e all'ultimo periglio.

4Flavia. „ E la parola, che 'l Signore ha detta,
     „ Carne si fece, ed abitò fra Noi.
     „ Iddio sia teco, Vergine diletta,
     „ Piena di grazia, con i doni suoi.
     „ Vergine, fra le Donne benedetta,
     „ Benedetti del ventre i frutti tuoi,
     „ Maria, Madre di Dio, pe 'l peccatore
     „ Prega adesso, e alla morte il Redentore.

5Graziosa. Così sia. Suor Flavia. Così sia. Presto conteme;
     Un Anzolo avè visto? Suor Graziosa. Sì, Sorela,
     De contarlo st'insonio anzi me preme.
     Giera le do Cornere in tuna Cella,
     Che le fava orazion tute do insieme.
     L'Anzolo ghe compar, co fa una stella.
     Tute do el le saluda, el ghe dà man,
     E 'l le 1 conduse in Campaniel pian pian.

6Flavia. Mi in Campaniel no ghe son stada più
     Da l'occasion de Santa Marta in qua 2.
Graziosa. L'Anzolo le compagna in fin de su,
     E 'l ghe dise: Vedeu quella Città?
     Venezia bella no xe più per vu,
     Adesso, che el Signor v'ha menà qua,
     Vardè là da lontan, come savè,
     Che ha vardà Palestina el bon Moisè.

  1. La conduce sul Campanile.
  2. Dal Campanile di questo Monistero si domina la laguna, e si può vedere il corso, che è solito farsi la sera della Vigilia di Santa Marta.
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