Pagina:Coletti - Poesie postume in vernacolo veneziano, Venezia, Gattinoni, 1889.pdf/17

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della biblioteca e del museo del co. Benedetto Valmarana, dopo la morte di lui e della Mangilli sua consorte. Io pure copiai l'elegiaca canzone El sonador de mandolin dall'autografo scritto nell'Album di Ernesta Manin, sorella di Daniele, e moglie di Girolamo Viezzoli e le strofe graziose stavano a rincontro d'un disegno a penna di Eugenio Bosa. Farebbero più effetto se si potessero leggere col suo bel tipo caratteristico a fronte. Ed anche le altre poesie Una Famegia de pitochi, El zogo de fragna, Un ragazzo ridicolo furono dettate per altrettanti disegni del Bosa. E questi disegni il Bosa con venti altri pubblicò circa il 1838: e sono spiritose caricature di popolani d'ambo i sessi, incisi all'acqua forte, con un foglietto a stampa avente le succose illustrazioni in prosa di dall'Ongaro. Ed ora mi viene il sospetto, che il Coletti avesse ideato d'illustrare anch'egli codesti disegni più diffusamente co' suoi versi saporiti; ciò che in fatto fece per assai pochi. El pesse frito, La campanela, La visita sono bellissimi quadretti de' costumi popolari. El sistema de Copernico, ed El Pastizo sono altre satire graziose, piene di sale e moralità. L'Epistola alla Mangili Valmarana descrive il suo ritorno a casa in una notte di neve in Venezia. Le Ottave balzane dell'Ariosto pungono la mania, venuta in gran fiore nel 1830-37 di possedere au-