Pagina:Coletti - Poesie postume in vernacolo veneziano, Venezia, Gattinoni, 1889.pdf/18

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tografi illustri: e nel tempo stesso alludono alle troppe pubblicazioni di cose antiche, come fossero tutte gemme di lingua, e di storia. Il Carrer colle sue esimie Ballate o Romanze destò il vespaio degl'imitatori di lui. Ogni anno nelle Strenne milanesi leggevi fatti truci o veri o ideali in polimetro. Il Coletti colla sua Marinela pose in spiritosa parodia i poetini di que' giorni: ed è pur bello l'amalgamare che fa le espressioni italiane colle vernacole, riuscendo uno stile maccheronico. Credo che sia stata pubblicata in un giornale di Torino. Da ultimo La Tentazion e la Fedeltà hanno quel di Catulliano e di carezzevole, ch'è l'anima del nostro dialetto, uno dei primari d'Italia.

Spero che il lettore di questi versi sarà cortese alla ridestata memoria d'un uomo onesto, d'un caro cittadino, d'un gentile e festivo poeta.

12 Agosto 1888.

Francesco Fapanni.