La modesta bottega di un ciabattino. Nel fondo, a destra, la porta principale aperta, da cui scorgesi la strada. Dall'altra parte, l'ingresso d'un andito buio. Alla parete di sinistra un uscio che conduce all'abitazione; a quella opposta un altro uscio e una piccola finestra.
Qualche mobile a scansia su cui sono poste, alla rinfusa, scarpe e stivali vecchi.
Nel mezzo, un deschetto con sopra gli arnesi del mestiere. Sedie qua e là. Al muro un altarino che mostra, oscuramente dipinta, l'immagine di San Crispino; dinanzi a questa ha cessato di ardere un lumicino ad olio.
Mattina d'estate.
Piero. (garzone di vent'anni appena, porta il grembiule da calzolaio, ma veste con una certa proprietà. Siede al deschetto e sta ultimando una scarpa da uomo, verniciata. Lavora e canta):
"Una volta un ciabattino
gran signore diventò..."