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Pagina:Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano.djvu/81

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Poema, sotto la piacevolezza che move a ridere, sì contenessero però sensi gravi e allegorici.” Così Comincia il Poema:

     Le Rinaldesche e l'Urlandesche prove
Del BLESSI Cavalier trombizo e canto
Chie ha fato per paura a Marte e Giove
Cagar su l'arme et imbratar la manto,
Se cun l'Apollo le Surelle nove
Mandarà in mio cardio (cuore) soccurso tanto,
Chiel possa dir cui stil strathiotesco
Canto cul mio cervel cantando pesco.

Rime in dialetto veneziano di questo stesso Molin si leggono nel Codice della Marciana (Classe ix, Cod. clxxiii tra gl'Italiani).

——— dello stesso: Barzeleta de quattro Compagni Strathioti de Albanìa, zuradi de andar per il mondo alla ventura, capo di loro Manoli Blessi da Napoli di Romania. In Venetia, 1570. In 8.vo.

In quest'Opuscolo, ch'è di car. 20, l'ultima delle quali bianca, il Molino sotto nome di Manoli Blessi descrive un suo viaggio fatto in Moscovia e 'l suo ritorno per la Polonia. Giunto in Tirolo prese la via di Trento e si restituì per Bassano a Venezia. L'Autore nel dedicare questo Poemetto a Gio. Francesco Ottobon Cancellier

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