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Pagina:Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano.djvu/173

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coll'esempio dinanzi agli occhi, che non è maniera di verso italiano in Tasso ed Ariosto, di cui non sia affatto suscettibile questo linguaggio nella mia versificazione; non v'è forma a cui non s'adatti, non v'è tratto poetico o forte a cui non corrisponda, ed ha poi un carattere di prima natura che in una versione di Omero non è al certo indifferente”.

25. Baldi, Lucio Antonio, Arringo in causa di deflorazione. Trieste, 1795. In 8.vo.

Nella lettura di questo Arringo scorgesi congiunta ad una facile e spontanea eloquenza, la più decente sposizione in argomento sì sdrucciolevole, e quella robustezza di ragionare senza di cui niente vale un tal genere di componimenti. Di Lucio Antonio di Melchiorre Balbi, che nacque in Venezia nel 1766, s'hanno a stampa altri Componimenti, ma non iscritti in Dialetto, ricordati nel Tom. III delle Iscrizioni Veneziane raccolte da Emmanuele Cicogna.

26. Piazza, Marc'Antonio Trevigiano, Ottave per l'ingresso di un Arciprete a Castelfranco. Treviso, Paluello, 1799. In 8.vo.

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