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Pagina:Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano.djvu/124

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senario di Sonetti pure nella italiana lingua grammaticale.

Sì in questa, che nella susseguente Opera, l'Autore si nasconde sotto il nome di Ardio Rivarota, altre volte Oratio Varardi, l'uno e l'altro anagramami di Dario Varotari. Scrive nel Proemio che „queste sue frasi di scrivere presero il loro cominciamento sin dall'anno 1635, mentre era nello Studio di Padova su'l primo e più bel verde degli anni suoi... e che ha a suo bell'agio composto senza neppur anche aver sudata una camicia, e quando solamente l'occasione di qualche veglia lo ricercava”.

Il Vespajo stuzzicato, Satire Venetiane. Venezia, Zamboni, 1671. In 8.vo.

Havvi anche una ristampa di Venezia, Lovisa, 1699, in 12:

Sono 12 Satire, dopo le quali stanno due Indici, 1. La Dilucidazione di alcune voci non intese in ogni luogo; 2. I Modi figurati e delle Frasi Veneziane. Tutte queste Satire hanno uno scopo morale, e sono distese con vena facile, e con grande copia di frasi proprie del dialetto vernacolo. La Satira undecima sulle Importunità degli Amanti comincia:

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