registrate, dette Sboraure di un Anonimo, que' Componimenti poetici di un Gnesio Basapopi, di un Basnatio Sorsi, di un Domenico Balbi, di un Bartolomeo Bocchini, del Gran Pescadore di Dorsoduro, e qualche Dramma, accrescono, è vero, la suppellettile delle volgari scritture veneziane, e sono buone miniere da cui trar fuori originali frasi non osservate e non registrate ne' nostri Vocabolarj; ma ad eccezione di sì utile scopo non varranno esse forse mai più a conciliarsi un leggitore sofferente.
Fu straordinario il prurito di scrivere Satire in questo Secolo, ed un Menzini, un Adimari, un Salvator Rosa debbono spezialmente a questo genere di poesia la loro rinomanza. Anche i Veneziani andarono allora contenti di averle nel loro vernacolo, e noi vedremo ricordati un Giovanni Querini, un Giovanni Agostino Businello, un Dario Varotari, un