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Pagina:Saggio del dialetto vicentino.djvu/37

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BOZZA
DI
UNA BIBLIOGRARIA DEGLI SCRITTORI VERNACOLI VICENTINI
IN ORDINE CRONOLOGICO DISPOSTI,
LA QUALE,
COMUNQUE BREVE ED IMPERFETTA,
PROVA LA STORIA DI QUESTO STUDIO DAL RISORGIMENTO
DELLE LETTERE A QUESTI GIORNI, FATTO DA EMINENTI PERSONAGGI,
CELEBERRIMI PER ALTRE LORO LUCUBRAZIONI.


Proto Giampetro. — Questo famoso signore, di cui fra noi rimane ancora dolce memoria per l’ospizio che aperse, e dura fiorente, ai Zentiluomeni fortunadi (che oggi traducesi ai decaduti cittadini dalla condizione agiata), lasciò un testamento scritto in vernacolo nel 1412, ed è fra le antiche di questa specie la più estesa e la più osservabile scrittura ch’io conosca, nè so che sia stata mai posta alle stampe, se non qualche punto di essa per cause legali, e non nella sua purità.

Ignoro se vi sieno scritture, che si possano dir vernacole, scritte innanzi a questa; e ve ne saranno negli archivj, ma in publico non conosco che le due Iscrizioni che quì sottopongo, scritte l’una forse nella metà del secolo XIV., già quì riferita alla voce Asiare, e che ora ripeto per esattezza ortografica:

                    -P- CHE BOÇO · I · SA . LOREÇo
                    VVOL STARE LA GATA De
                    L · LION · FE ASIARE

L'altra da me salvata nella desolazione delle fondamenta di S. Paolo, e da me pure collocata negli atrj di S. Corona, che dice:

                    MIILXXXXII
                    DEL MEXE DE ZU
                    GNO DOMENEGO
                    SPECIALE DE MAISTŌ
                    IACHEMO FE FARE
                    QUESTA SACREST
                    IA

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