Pagina:Raccolta universale delle opere di Giorgio Baffo 4.djvu/267

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E dal tirar, che fà la Tramontana,
    Le bestie anca più fiere se rintana;
                        33Tutta la spezie umana

Par, ch'abbia da perir in quell'istante,
    Che suppia Borea in Cielo fulminante;
                        36Più cantar sulle piante

I Oselli, come i fava, no se sente,
    E se giazza oltre 'l fiume anca 'l torrente,
                        39Sbasìa tutta la zente

Dal freddo, e da miserie se retira,
    E per scaldarse i Omeni delira,
                        42Quà, e là 'l villan sospira,

Perchè per la campagna, poverazzo,
    Altro no sà trovar, che neve, e giazzo;
                        45Nol trova altro solazzo,

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