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Pagina:Raccolta universale delle opere di Giorgio Baffo 2.djvu/214

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Che torna le puttane in sta Cittae,
    E staga a casa soa le maridae,
                        18La troppa libertae,

Che s'hà tiolto le Donne n'hà costreto,
    Che se vegna a segnar sto gran Decreto,
                        21Che 'l fazza bon effeto

Volemo in avvegnir certo sperar,
    Perchè in sta forma no la puol durar;
                        24Tutti la vuol sticcar;

Per sto voler servir pedine, e Dame;
    Quante famegie, che se chiama grame;
                        27Cresce a tutti la fame

Dell'oro, e per far niove drapperìe
    I ricchi và in malora, e le caìe;
                        30I fà mille pazzìe.

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