Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 2.djvu/8

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Mi invece sudito
     Del biondo Dio,
     Trago a ste frotole
     Piuttosto drio.

Cussì inzegnandome,
     De far qualcossa,
     Che in modo lecito
     Spassar me possa.

Trovo za el critico,
     Che va disendo,
     Che mal malissimo.
     Mi el tempo spendo.

Che un maggior utile
     Me portarìa,
     No far misantropa
     La vita mia.

Ch'el star nei circoli
     Fa più decoro,
     Che smania massima
     Go per l'alloro,