Pagina:Poeti antichi del dialetto veneziano 1.djvu/8

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita e rileta.

il Naspo Bizzarro, e qualche Canto dell'Ariosto trasformato alla foggia veneziana. Approssimavasi alla sua fine il secolo stesso quando seppe farsi nome Andrea Calmo colle sue Egloghe Pescatorie, e surse contemporaneamente un veneto ingegno, Maffeo Veniero, al quale, se fosse toccato in sorte di condurre una lunga vita sarebbe rimasta certamente una corona di trionfatore nel Parnaso vernacolo.

Ora essendo prima di tutto opportuno dì conoscere le nostre antiche Poesìe, ad esse sole io ho consacrati due volumetti: questo primo, che oltre a qualche componimento popolare pieno di brio, racchiude la Guerra de' Nicolotti e Castellani dell'anno 1521, ch'è una pittura importante di antiche e curiosissime nostre costumanze; ed il volumetto secondo, che dà un piccolo ma leggiadrissimo Canzoniere composto dal Veniero sopraccitato. Tra gli esagerati secentisti non è alcuno che lasciato ci abbia un'opera quale meriti veramente l'onore di ritornare adesso alla luce, e tanto più che non appartiene al genere lirico, mio solo scopo, un

Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:Poeti_antichi_del_dialetto_veneziano_1.djvu/8&oldid=64111"