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L'autore domanda a Madama Isabella Colbrand moglie di Rossini il permesso di recitare alla sua presenza l’Adio Busonico e si fa strada sulla fine ad un augurio che non avrà certamente il suo effetto e per l'impotenza del Marito, e per la maturità esercitata della sposa.
No credè, zizole,1
Che mi ripeta
L'Adio Busonico
Al gran Pianeta
Se da l'amabile
Nostra Isabela
(De Spagna armigera
Primaria Stela,)
Che vardo estatico
Alzando el goto
Co sto mio brindese
No scroco el voto,
- ↑ Rivolgendosi a molti giovinotti che sollecitavano il Poeta a non lasciarsi vincere da riguardi per la sposa.