Pagina:Marco e Tòdaro.djvu/68

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NOTE

(1) Parla uno dei nipotini del neo-cavaliere, a nome anche del suo piccolo cugino.

(2) spisima — fanciullo mingherlino; dicesi anco di omiciattolo sparuto e di poca apparenza.

(3) Il Professore Giuseppe Emo, valente grecista, studiosissimo della socratica filosofia, autore di parecchie opere originali in prosa e in verso, e di varie traduzioni, tra le quali quella delle Nubi di Aristofane, che è in corso di stampa. V. intorno ad esso il cenno inserito nella Strenna Veneziana del 1884 — Ann. I.

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