Pagina:La regata di Venezia.djvu/13

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita e rileta.

schiena! Io scommetto il mio sangue, caccia in sacco tutti li campioni. Eccolo, eccolo. (gli va incontro). Compare? Compare?
Nan. Carleto, ve saludo.
Carl. (con entusiasmo). Uno di più, uno di più.
Nan. Cossa?
Carl. Lo conosci il mio padrone?
Nan. No voleu?
Carl. Anche lui in gondola a due remi... e le livree provvedute in Ghetto... Sarà il tuo protettore, e farà far largo a mio compare Nane.
Nan. (afflitto). Ah! caro amigo, se savessi tutto!
Carl. (affan. curiosamente). Compare, cosa c'è?
Nan. Doman...
Carl. Il primo, il primo, affè di mio; rosso per mio compare Nane.
Nan. E per i altri?
Carl. Il porco.
Nan. Eh! caro amigo, no se dise quatro, co no l'è in tel saco.
Carl. Ne sono certo; tu sarai campionato campione.
Nan. Ma ghe ze anca un certo che... una certa cossa...
Carl. (affan. curios.) Cosa, compare mio, cosa?
Nan. Beta... la sorela de Paneti...
Carl. Ho capito. Farò io... Momolo sarà tuo cognato, e quando te lo dice tuo compare Carletto Castagnola non devi temere. Oh! mi dimenticava la Gondola, e correre in Ghetto... Vado... (in atto di partire, e

Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:La_regata_di_Venezia.djvu/13&oldid=66799"