Salta al contegnùo

Pagina:L'acqua alta.djvu/16

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.

Principe Ereditario di B..... Figlio di una Sorella del Re di P. Q. R. S. T. U.

Gionsi a casa pieno la fantasia di queste brillanti novelle, ed entrando nella mia Camera io dubitava tuttavia se avrei potuto senza compromettere il mio decoro cedere il posto all'Inviato delle Loro Alte Potenze. Preso intanto un candeliere mi chiudo nella mia stanza, e prima di levarmi la maschera con una incredibile agitazione di spirito mi metro ad esaminare il mio prezioso fardello. Ma che? Slegato ed aperto con tutta diligenza l'involto, trovo un grosso e pesante scartafaccio, unto, bisunto, e tutto pieno di sgorbj, in fronte a cui a caratteri majuscoli stava scritto.


L'ACQUA ALTA


COMMEDIA VENEZIANA


IN VERSI SCIOLTI


1767.


E' più facile trovare la quadratura del Circolo o il Lapis Philosophorum di quello che immaginarsi tutta la mia dispettosa sorpresa, tutta la mia mortificazione. Il dire che cascai dal settimo Cielo nell'abisso è una espressione delle piu deboli di tutto il Frasario Poetico per dinotare il menomo segno del mio stupido sba-

Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:L%27acqua_alta.djvu/16&oldid=68430"