Pagina:Collezione delle migliori opere scritte in dialetto veneziano 12.djvu/59

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Che cara Puta bela,
     Vu me vardè e ridè,
     E fursi no credè
                    52Che mì indovina?
Oh che man molesina,
     Rotondeta, palpabile;
     Oh che manina amabile
                    56Ch'è questa!
Sta linea manifesta
     Che gavè un far grazioso,
     Un far che xe amoroso
                    60Verso ognun.
No avè difeto alcun,
     Ma se' tuta bontà,
     Co un cuor ch'à la pietà
                    64Molto l'inclina.
In fin da picolina
     Spiravi grazia e amor,
     E ve lassava el cuor
                    68Chi ve vedea.
E quanto in vu cressea
     I ani, cressea ancora
     Quel trato ch'inamora
                    72E che avè adesso.
So che se' stada spesso
     Da più d'uno bramada;
     Tanto vu se' stimada,
                    76Mia careta!

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