Pagina:Amor materno nel dialetto veneziano.djvu/18

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tico ed esperto della materia (come il Pasqualigo, il Dal Medico, il Bernoni, il Tigri, il Ferraro, il Finamore, il Righi, a non citare que' colossi del D'Ancona, del Pitrè, dell'Imbriani, del Salomone-Marino, del Comparetti) inspirarono queste pur tanto ridevoli collezioni, lavori de' più sostanziosi e fecondi per la lingua di originali e preziosissimi acquisti? Non mi sembra in verità; chè, via, lo sanno oramai anche i fanciulli come possano inoltre tai cianciafruscole, a chi ci abbia intendimento, dischiudere addirittura un vero tesoro di luce intorno ai costumi d'un paese, alle sue origini, ai pregiudizi e financo alle sue credenze e tira via.

Molte di queste invocazioni si riferiscono ad uno o ad altro de' caratteri fisici che più risalta nel bambino; molte alle sue naturali funzioni, al suo temperamento, alle sue tendenze. Quando lo sentirai chiamare co' nomi di persone e di cose le più sante e rispettabili, quando con quelli delle più comuni e triviali; e tu chiudici un occhio, pudica lettrice, e perdonami se non ho saputo resistere alla voglia di riportarne alcune delle meno illecite e insieme più in uso: talvolta ti colpiranno argute similitudini, pescate in tutti e tre i regni della natura e nel quarto se ci avesse, tal'altra dolci e cari vezzeggiativi, in cui leggi chiaro e lampante come senta il popolo nostro; e a qual'altra fonte vorresti tu attingere tal sentimento, che fosse più naturale, più vera, più spontanea di quella che scaturisce dall'amore di madre?

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