Gilda. (con la solita malizia) Perchè, c'è qualche altro qui che potrebbe non...
Tenente. Che cosa? A tavola è permesso tutto...
Gigi. (con calma ostentata) Oh, tuto po' xe tropo...
Tenente. (alzandosi e volgendosi verso Gigi) Perchè? Lei ha forse qualche diritto?
Gigi. (alzandosi lui pure, pallido e fremente) No, signor tenente, mi no go diriti verso nessun... E lu, xe paron de far quelo ch'el vol. Ma ghe digo peraltro...
Orazio. (forte) Silenzio...! (Tutti tacciono)
Alessandra. (alzandosi) Cossa xe?
Orazio. Eh, gnente! Me pareva d'aver sentio... una specie de fis'cio...
Alessandra. Oh Dio! La sirena? 1
Gilda. Ma no, mama, i gavaria tolto prima la luce...
Tenente. (a Gigi) Dunque, lei diceva...?
Gigi. (facendo enormi sforzi per non prorompere, e guardando Orazio, il quale con gli occhi, che pur non vedono, sembra lo fissi e lo inviti a contenersi) Ah si... diseva... (Quindi, riso-
- ↑ Il fischio della sirena era il segnale d'allarme che annunciava l'incursione nemica; ad esso precedeva l'interruzione della corrente elettrica.