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Pagina:Serie degli scritti impressi in dialetto veneziano.djvu/109

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egli stesso. Nell'intreccio e nelle espressioni è tutta oscena e ripiena di que' modi di dire e di quelle arguzie che non può conoscere se non chi vive fra i lupanari e la feccia più dispregevole e abbietta. Il Dialetto veneziano v'è però sempre vivo ed esatto, il che mi fa dubitare che non appartenga essa veramente a Giambatista Andreini, scrittore in tante altre sue opere morigerato, e fiorentino di nascita. Sarebbe più probabile che appartenesse a Francesco Andreini marito d'Isabella, autore di altre Commedie da lui composte ed in Venezia impresse.

4. Sboraure de cuor de Polifonio Fifa. Due Canzoni, senz'alcuna data. In 4to.

Furono certamente impresse in Venezia verso il 1620 queste due lunghe Canzoni, che si trovano riunite con altri componimenti in prosa, a' quali davano argomento ora le guerre degli Uscocchi, ora le trame contro i Veneziani del Duca di Ossuna. Queste non sono già le sole Poesie vernacole pubblicatesi in quelle tumultuose circostanze, mentre di altri volgari poeti se ne leggono in un volume di Miscellanee esistente nella Marciana (Num. 480 in 4.to). Piace all'Anonimo Autore delle due Sboraure surriferite trattar in versi quistioni storiche, e redarguendo, per es. chi

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