sollecitato da Angelo Moro-Lin a dargli una commedia veneziana, smetteva a forza il suo sogno romantico e pigliava in mano il Goldoni. Allora... «...lessi, studiai, non so come mi si sviluppò improvvisamente il senso della realtà, imitai una delle sue commedie «La famiglia dell'Antiquario» e scrissi «Le Baruffe in famegia...»
Riccardo Selvatico fu, dunque, l'iniziatore. Le Baruffe in famegia vennero rappresentate nel gennaio del 72; Una famegia in rovina, il capolavoro della prima maniera galliniana, nel dicembre dell'anno stesso; nel 73 era esposta e lodata la Lezione di anatomia di Giacomo Favretto 1; ma solo alcuni anni dopo comparivano i primi quadri veramente caratteristici e geniali, caldi di tavolozza e scintillanti di brio del giovine pittore, avverandosi anche qui la precedenza cronologica della letteratura sulle arti figurative, tante volte avvertita nelle correnti della produzione e del gusto. E tutti e tre, il Selvatico, il Gallina, il Favretto, parevano in certo modo risalire il secolo fortunoso e riallacciarsi al settecento: i due primi alla fantasia comica di Carlo Goldoni; il terzo, a Pietro Longhi per la graziosa tenuità dei soggetti, al Canaletto e al Guardi pel senso fresco e vivo dell'ambiente.
- ↑ Nato a Venezia l'11 agosto 1849.