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SCENA III.
Orsolina abbottonandosi ancora la vestaglia, e Detti; poi Carolina.
Orsolina (entra furibonda contro Temistocle)
Mostro! Vergogna de chi t'ha fato e messo al mondo, molto diverso da quelo che ti xe! (fintanto che essa parla, entra in iscena dietro di lei la Carolina col vassoio del caffè, il candeliere, involto di roba sotto il braccio etc. etc.)
Giacomo (sorridendo per calmarla le sventola dinanzi i tre biglietti da dieci lire)
El ga scherzà!
Temistocle
Go scherzà, mama!
Orsolina (strappa di mano i biglietti a Giacomo e mormora ancora con ira fra i denti)
Scellerato! (contando) dieci e dieci venti e dieci trenta!