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Pagina:Raccolta poesie veneziane dell'autore dei Capricci poetici nello stesso dialetto 1.djvu/32

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Sentime barbaro
     Fra quanti barbari
     Fin tra i canibali
     Se pol trovar,
     Se un umor illare
     Te passa l'anima,
     Mi voi prestissimo
     Farte crepar.

Dal mio cubatolo
     Dove quietissimo
     Dei versi medito
     Co sortirò,
     Un ton da sedese
     Miera de talari
     Sempre no avendoli
     Mi assumerò.

E in loghi pubblici,
     Dove inquietissimo,
     Del lin sui petini
     Sentà ti par,
     Sarò assicurite
     (Crepa pur etico)
     Scherzoso el dialogo
     A ravvivar.