Pagina:Poesie e satire di Pietro Buratti veneziano.pdf/107

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.
NOTA PRELIMINARE

Per intelligenza di questo scherzo, bisogna premettere che la Marietta di cui si parla mantenuta a vicenda da due signori del paese uno giovane, e l'altro vecchio, diede furtivamente un rendez-vous al Principe Palfi. Lo ricevette nuda nel suo letto, e credendo forse di riscaldarlo gli ricusò i suoi favori. Per il che, il Principe adirato, commise al valore di un suo amico Poeta di raccontare l'anedoto e di vestirlo dei colori poetici. Fu la Marietta difesa dal Cavalier Paolo Pola di Treviso antico suo adoratore. Il poeta alla tavola di Palfi annunzia, che il Pola non ha colpito nel segno, e fingendosi preso di zelo per la fama di questa brava ragazza esce fuori con questi pochi versi intitolati a


DIFESA DELLA MARIETTA


Perdoneme Palfi mio
     Se ve digo el parer mio,
     Sul caseto sorprendente
     Che un poeta maldicente
     À in paese publicà
     Senza un poca de pietà
     Per la povera Marieta
     Conossuda per vacheta
     Ve l'acordo, ma parona
     De dispor de la so mona
     E de darla a chi la vol
     Tanto più che zà la pol

Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:Poesie_e_satire_di_Pietro_Buratti_veneziano.pdf/107&oldid=58162"