Pagina:La regata di Venezia.djvu/73

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.

Carl. Ascoltate. Mio compare Nane alla Motta, saltò in battello lesto, come un capriolo. Si diede il segno; ed allora... gran confusione. Sono corso a fiato arrancato dalla Riva de' Schiavoni sino alla Piazzetta, e là... là...
Gn. Mo, via! el diga?
Bet. Cossa ghalo visto?
Bep. Cossa ze nato?
Ch. El me fa imbastio de cuor.
Carl. Cozzati... Cozzati...
Gn. No capisso.
Carl. Cozzati li battelli uno con l'altro, ed allora...
Bet. Mo via, che no posso più.
Carl. Allora il mio padrone capisce, che la cattiveria avea accampato...
Tosc. Cosse solite, che succede.
Carl. Il padrone ha detto alli Barcajuoli che lo vogavano: dentro, ed allora la confusione sì fece più grande. Nulla ho potuto vedere... nulla ho capito... (poi a Beppa). Guardate voi adesso, donna chiacchierona, se potevate capirla voi.

Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:La_regata_di_Venezia.djvu/73&oldid=63092"