Pagina:La regata di Venezia.djvu/11

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ATTO PRIMO.

Campo corrispondente ad un Rivo. Da una parte Casa di Momolo, poi una Bottega di Caffè. Dall'altra Casa di Beppa, poi Magazzino vendita di Vino, dinanzi al quale, tavole e panche. Fanali non accesi sulle cantonate.


SCENA PRIMA.


Il Marchese seduto alla Bottega di Caffè, e Carletto dinanzi a lui col cappello in mano.


Carl. Cara Eccellenza, è il suo Carletto, che la priega.
Mar. Ho inteso.
Carl. Si tratta di mio compare.
Mar. Ma il tuo trasporto eccede.
Carl. Lo conosce, Eccellenza; Nane è un buon figliuolo. Sono tre anni dacchè è mio amicone. Domani ei voga in regata.
Mar. È un pazzo.
Carl. Come, Eccellenza?
Mar. Figurarsi! Ponersi al cimento co' più provetti barcajuoli veneziani, quai tutti quasi hanno remigato in regatta più volte, e sono stati forniti di più bandiere.
Carl. Eccellenza, affè di mio, che chi non comincia... mi capisce. Anche li campioni, de' quali ha detto, avranno cominciato; nè sì

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