Nad. OImè! Ò recuperà le formagele!
I Fiascheti xe in salvo.
Giu. Giulio Cesare
Disse appunto lo stesso allora quanto
Dopo un lungo contrasto illesi e salvi
Trasse alla fine i Commentarj a riva.
Nad. Mo bravo, sior Dotor.
Giu. Eh bagatelle!
Illustrissimo, io so cose maggiori.
Nad. Eh per un servitor ghe ne savè
Un pocheto anca tropo! Come mai
Aveu tanto imparà?
Giu. La di Lei casa
È per me un’Accademia di dottrine.
Perchè quasi ogni giorno quella parte
Di tempo che occupata vien dagli altri
Nel pranzo e nella cena, quasi tutta
Mi resta in libertà. Mangiano gli altri;
Cibano il corpo; io pascolo la mente.
Nad. Mo no disnè vù, sior?
Giu. Io seguo in tuto
L’esempio del Padron.