Il testo fu costituito per la prima mariegola dalle copie sopra indicate e dalla edizione a stampa del Poli, e per le due altre, dai codici originali. Ho introdotto da capo a fondo la interpunzione, sempre utilissima alla intelligenza del testo; questo fu purgato da evidenti errori di trascrizione e fu tralasciata qualche parola scritta due volte di seguito; fu fatta, dove il senso lo esigeva, qualche lieve mutazione nell'ordine delle parole; per esempio nella seconda mariegola capit. X. parte I. al passo: deli qual daneri uno alo prevede che diga messa per anema de quel frar o seror e l'altro danero vegna in la scuola e li gastaldi sia tegnudi a scuoder li diti daneri, trovai opportuno di sostituire: e li gastaldi sia tegnudi a scuoder li daneri, de li qual daneri uno alo prevede che diga messa per anema de quel frar o seror, e l'altro vegna in la scuola. Furono introdotte le lettere maiuscole per i nomi propri.
La grafia fu lasciata intatta, solo ho scritto doppio s in qualche caso per togliere l'ambiguità.
Come è nell'originale, ho reso il c delle formole ce. ci ora con cedille, ora senza: il suono è sempre sordo, fatta eccezione in Cavarçele e viçilia: nelle formole ça, ço, çu il suono è ora sordo come in çoè ecc., ora sonoro come in Cloça, staçon, çusto.