Pagina:Amor materno nel dialetto veneziano.djvu/21

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Care ste mie raìse1
el mio tesoro
vita mia
andemo in nana le mie vìssere,2
vien qua, el mio ben
la mia creatura - creatura de Dio
anema mia - anema santa - anema giusta
el mio coco - còcolo - cocolin - cocolon3
che scafete che la fa la mia cocòna4
el mio inoçente5
siestu inanzolao6 la mia stela
la mia colona - colona de la mia casa
la mia zogia - el mio zogièlo

  1. Radici. E siccome la radice è la parte più vitale della pianta che le attrae i succhi nutritivi della terra, pensa un po' quanta efficacia in questa espressione!
  2. Visceri. Il bambino è per la madre come se fosse tutti i visceri suoi; o che potrebb'essere più suo di così?
  3. Coco abbreviat. di còcolo. Cocolar vale far carezze, tener carissimo.
  4. È quel raggrinzamento della bocca, anzi di' pure dell'intera faccia che vedi nel bambino quando s'accinge per le prime volte all'impresa del pianto.
  5. Apposi la cediglia sotto la lettera c in questa e in tutte le altre parole, in cui la c va pronunciata come una s.
  6. Che tu sia incielato, benedetto! Questa terminazione in ao è del veneziano antico, ma la cogli ancora ne' pressi di S. Marta.
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