Pagina:Saggio del dialetto vicentino.djvu/6

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esistenza; ossa spolpate, che attendono un erudito il quale indichi l'animale a cui appartenevano: ma un Saggio pensai di publicare dal mio lavoro (escludendo tutto ciò che ai Saggi dati dai Naturalisti Vicentini sui confronti di voci scientifiche e volgari paresse tolto, onde non farmi bello dell'opera altrui); un Saggio, diceva, delle parole che giovano ad illustrare la storia dell'uomo, o la derivazione del dialetto.

Chi sa, così spero, che l'Opera esile, ch'io mi arrischio di esporre forse con troppa pompa di raccoglitore, forse con troppa smania d'indagine, non desti qualche illustre ingegno della mia patria a dare a questa statua più vaste membra, ad animarla di più robusta intelligenza, a metterla a pari di altre Opere di simil fatta, che onorano altre città?

Alcune passioni del dialetto Veneto usato dai Vicentini sostituiscono l’i all’e. Per esempio:
Toscano Veneto Vicentino
Vedete Vedeu Vidìo
Dite Disè Disì
Maestro Mestro Mistro.

Il vezzo non dev'essere antico, imperciocchè troviamo il contrario nei monumenti del secolo VIII. Fieri ordenavet per fieri ordinavit; Novoledo per Novolido; e il Testamento Proto, scritto in dialetto nel 1412, mea per mia; e pure oggidì anema per anima.

Abborrono il ce, e lo sostituiscono sempre col ze; non sanno nemmeno pronunziarlo quando vogliono. Se un popolare riferisce un discorso di un forestiere, cerca nobilitare la propria lingua eziandio, e ripiglia la narrazione di quello sempre con un dize per dice.

Benchè sfuggano anche di pronunziare il ci, non sempre lo sostituiscono col zi. Se il buono Italiano scrive ch, allora è certo che il Vicentino pronunzia ci. Per esempio: chiaro, ciaro; chioccia, ciocca.

In alcune voci hanno lettere epitetiche, ossia forse conservano l'originalità Italiana altrove sincopata. I Toscani febre, i Veneziani freve, i Vicentini fievera.

Spesso i Vicentini rozzi frapongono l'r fra le due ultime lettere che finiscono in mente: solamente dicono solamentre.

Non solo il volgo, ma eziandio i più colti Vicentini, hanno grande dissapore coll'el. Di rado lo lasciano al posto ove lo pose il tipo Italiano; ora l'ommettono, ora lo trasportano. Italiano: Bacchiglione, figliuolo, figlio, egli. Vicentino: Bacchigion, figiolo, gilgio, elgi. E così rosolgio per rosolio, e più stranamente all'orologio dicono lerogio; ad un religioso, lerigioso.

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