Pagina:Raccolta universale delle opere di Giorgio Baffo 2.djvu/218

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.


No i puol ben applicar, perchè in la testa
    Mille buzare i gà, che li molesta;
                        78I farìa sempre festa,

E come l'ozio la virtù allontana,
    I perde sempre più la tramontana;
                        81Se i avesse la puttana,

Co i avesse fatto quel, che i gà da far,
    I andarave la notte a riposar,
                        84I poderìa levar

La mattina cussì tutti a bonora,
    Nè i lasserave andar tutt'in malora,
                        87Ma tornarave fuora

L'arti, e 'l comercio, e tante belle imprese,
    Che fava i nostri vecchj nel Paese;
                        90Più ognun sarìa cortese,

Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:Raccolta_universale_delle_opere_di_Giorgio_Baffo_2.djvu/218&oldid=64584"