Pagina:Poesie e satire di Pietro Buratti veneziano.pdf/94

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Linarioli perdonè
     S'el poeta s'à sfogà
     Mi son solo e vù se tre
     E saria tropa viltà
Se gavessi el bel talento
     De aspetarme in t'un canton
     Per po darme a tradimento
     La riceta del baston.


ANNOTAZIONI

1 Carlo Zoppetti, uno dei tre linaroli contro il quale preventivamente aveva scritto il poeta un Sonetto, cui fu risposto dal Zoppetti dietro un dialogo rissentito col medesimo.

2 Uno dei più ricchi banchieri di Venezia.

3 Intercalare favorito del Sig. Carletto.

4 Termine vernacolo, sinonimo di esaggeratore.

5 Grazie sue particolari quando si ringaluzza con qualche bella.

6 La Molinari nell'ultimo accomodamento col Turco Pini, l'aveva bandito di casa.

7 Stranezza, credo, affatto nuova nelle tante che si danno in questo genere.

8 Gigi invece di Luigi, abbreviatura graziosa.

9 Calzolaio di moda allora.

10 Sconcia abitudine di tutti i giovanotti del buon tempo.

11 Discorsi della Molinari con Rigo quando era protetta da Pini spilorcio di prima classe, orientale di nascita, e chiamato per questo il Turco.

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