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Pagina:Poesie e satire di Pietro Buratti veneziano.pdf/71

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I me lassa a culo nuo
     Co una fufa buzzerona
     De sta spiagia sul paluo
     A finirla come un mona.
Preda zà de Belzebù
     Cussi à dito sto gran mato,
     Ma pietoso amor de lù
     Un miracolo l'à fato.
Bogie el mar, e una balena
     Salta fora sul momento
     Che misciando và la schena
     Larga più d'un bastimento.
Su la spiagia capitada
     Con bon garbo, con creanza
     La ghe dà una boconada
     La lo ingiote neto in panza.
Vivo el Conte per tre zorni
     L'è portà de quà de là
     E po salvo in sti contorni
     Come Giona gomità.

ANNOTAZIONI

1 Sinonimi tutti dei quali regalava Marietta il protettore.

2 Prima di partire per Trieste il Conte le aveva assegnato un sicuro per tre mesi.

3 Ritratto vero della Marietta.

4 Egli s'era innamorato di questa donna protestando che non aveva ritrovato la più valente nell'arte meretricia.

5 Non è questa esagerazione fantastica, ma confidenza fatta dalla stessa Marietta al Poeta. Le stravaganze dell'umana fantasia in questo proposito sono tali da non sorprendersi di nulla.

6 Una delle prime cariche della Corte Busonica e in allora mirabilmente coperta dal povero Polo Fosca-

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