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la delizia di una certa Annetta Carrara chiamata la Piavola.

16 Quando l'autore partì per Bologna Canestrari dipinse in un latino evangelico la disperazione della Piavola per la lontananza del suo Piavolotto. L'incontro fu universale, ma si rilevò poi che il merito era diviso col poeta Ancillo speziale.

17 La Marietta Marcolini virtuosa di canto ingiustamente flagellata dal Canestrari e senza lo spirito che d'ordinario lo distingue.

18 Prostituì il Canestrari la sua cetra encomiando le bellezze fradicie di una vecchia sfabbricata, ma non senza pretesa in galanteria.

19 Il buon Veronese impazzì per molti mesi dietro la Piavola che abitava nella così detta Calle del Carro in Fezzeria, e si pretende senza buon effetto.

20 La Piavola amica di Giuseppe Trevisan conosciuto nella Corte Busonica col nome di Bocca di Botiro era allora ammalata gravemente, e ne suoi eccessi convulsionari assistita dallo speziale Ancillo suo amante secreto. Il Canestrari figlio d'un medico, e già iniziato nei misterj di Esculapio copriva di questo manto le assidue sue cure giornaliere.

21 A qualunque ora si andava dalla Piavola trovavasi il Canestrari occupato a scrivere.

22 Ton da mezo vasco ossia da bravaccio.

23 Il Canestrari partì da Padova dove erasi trasferito per oggetti di salute, annunciando per lettera all'amico Trevisan a Venezia che Giove l'aveva regalato di una pioggia d'oro, ossia gonorea.

24 Qui l'autore tocca di volo un'argomento troppo delicato per non compromettere l'amico.

25 Titolo dell'autore in Corte, e sempre in bocca del Canestrari per metterlo al di sotto, ed avvilirlo.

26 Capo dei Bastasi, ossia dei facchini che servono al trasporto delle merci nella Dogana di mare. Il Duca sempre felice nella scelta delle cariche nominò Canestrari a capo dei Bastasi in preferenza dei tre Paggi di Corte distinti col nome di Sgamberlon di

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