Salta al contegnùo

Pagina:Marco e Tòdaro.djvu/24

Da Wikisource
Sta pagina la xe stà trascrita, ma la gà ancora da vegner rileta.
NOTE
  1. corlo — propr. arcolaio: dicesi figuratamente di persona bizzarra e senza freno.
  2. fa seguito — Tiene il sacco, fa bordone, ecc.
  3. trotolo — in senso proprio è trottola, paléo: per vezzo dicesi di persona piccola e paffuta.
  4. — quando: forse dal quo dei latini elitticamente adoperato. In qualche luogo di provincia s'usa ancora la forma analoga comòdo — il quomodo latino.
  5. atòrzio — attorno, in giro.
  6. buláe — bravate.
  7. sbrindoli — in senso proprio equivale a sbrendoli: figuratamente monelli, fanciulli vagabondi, o anche semplicemente piccolini.
  8. Si allude al proverbio fisionomico veneziano: Rosso de pelo, cento diavoli per cavelo.
  9. bardassa — biricchino, ragazzo petulante.
  10. rèfolo — propriamente è buffo di vento, folata: per metafora poi, è brama subitanea, impeto di passione.
Traesto fora da Wikipèdia - L'ençiclopedia łìbara e cołaboradiva in łéngua Vèneta "https://vec.wikisource.org/w/index.php?title=Pagina:Marco_e_Tòdaro.djvu/24&oldid=63425"