Pagina:Intermezzo di Cassandro cavalier affettato e di Betta ragazza veneziana.pdf/5

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     Per pietà per amor della mia fede
     Altrimenti cadrò morto al suo piede.
     Fermate, fermate
     Pupile adorate
     Volgetevi a me.
     Ristoro, mercè
     Mercede, ristoro
     Io manco, io moro
     Fermatevi oimè.
     Signora Bettina.
     Gentil, e modesta
     Se lei meco resta
     Io voglio umiliato
     Bacciare quel piè, Bacciare quel piè,
Bet. Sior Cassandro la sappia
     Che a mi i me dixe Beta
     Che ga la lengua schietta, onde ghe digo
     Senz'altri complimenti,
     Che mi carne non son per i so denti.
Cas. Possibile che nulla
     La mia gran nobiltà possa obbligarla.
Bet. Nobiltà no se magna,
     I vol esser panetti.
Cas. Ed io non sono
     Ricco forse abbastanza.
Bet. De fiocchi, e de Cordelle
     De polvere di Cipre.
     De guanti bianchi, e maneghetti fini
     Ge ne xe in abbondanza
     Ma poco ghe sarà da empir la panza.
Cas. In casa mia si sguazza,
Bet. Puol esser quando piove.
Cas. Servitù non me ne manca.
Bet. E i Servitori.
     Pianzerà dalla fame coi Paroni..